Partiamo dalla legge attuale: prevede due storture principali, da cui traggono svantaggio tutti gli italiani.
Non è possibile esprimere una preferenza nominale, di votare cioè il candidado diretto. Essendo stati aboliti i collegi uninominali e essendo passati al sistema delle liste bloccate l'elettore si trova ad esprimere una preferenza solo in relazione al partito che si intende votare, senza indicare il candidato.
Questo significa che a decidere chi sarà ad entrare in parlamento non siamo direttamente noi cittadini, ma i politici stessi, che stilano una lista(graduatoria) di nomi che verranno eletti in relazione ai voti ottenuti.
Risultato diretto?
Per esempio anche le persone serie e oneste che votano forza italia per forza di cose si troveranno a votare per candidati che magari non vorrebbero, come i pregiudicati previti e dell'utri.
In secondo luogo: con l'attuale legge le liste sono quasi obbligate a presentarsi legate tra loro in coalizioni, cosicchè a vincera non sarà un partito, ma tanti partiti.
Il sitema dei premi di maggioranza(di seggi bonus che vengono automaticamente assegnati alla coalizione che ottiene più voti) è mal concepito e rischia di creare due maggioranze distinte tra camera e senato, poichè mentre il premio per la camera dei deputati viene assegnato su base nazionale, quello del senato è su base regionale, quindi può succedere che un premio vada ad una coalizione e l'altro ad altra coalizione, creando uno squilibrio nella maggioranza, che alla camera sarebbe (per fare un esempio) di destra e al senato di sinistra.
Le cose che si vogliono cambiare di questa legge, e quindi penso tu ti riferisca implicitamente al referendum(visto che i politici non volevano "cambiarla", volevano farne una nuova), sono principalmente due, anche se i quesiti referendari sono effettivamente tre.
Con il primo e il secondo quesito si chiede di abolire il collegamento tra liste(coalizioni) ai fini dell'assegnazione del premio di maggioranza tanto alla camera(quesito 1) quanto al senato(quesito 2). Vincitore definitivo delle elezioni sarà così la lista che avrà ricevuto più voti in assoluto, e non la coalizione di liste.
L'abolizione del collegamento in coalizioni farebbe inoltre scattare in automatico le soglie di sbarramento più alte già previste dall'attuale legge per le liste che non si coalizzino, e cioè 4% per la camera e 8% per il senato(mi pare)
Con il terzo quesito si chiede che vengano abolite le candidature multiple, cioè il meccanismo che permette ai politici stessi di decidere chi mandare in parlamento.
Ora come ora i politici possono candidarsi in più collegi, anche tutti, ma possono essere eletti solo in uno, quindi una volta eletti in uno o più collegi dovranno effettivamente decidere in quale circoscrizione sono stati eletti.
Es: tizio si candida nei collegi A e B come primo nome della lista. Viene eletto sia nel collegio A che nel collegio B e a questo punto sarà lui a decidere a quale candidatura rinunciare per far subentrare il secondo nome in lista; sarà, quindi, lui a decidere chi viene eletto.
Se queste modifiche venissero apportate a risentirne maggiormente sarebbero i piccoli partiti, impossibilitati a raggiungere la soglia di sbarramento prevista, ma si innescherebbe per forza di cose un meccanismo che porterebbe ad una riduzione del fenomeno della iper-frammentazione politica che sta vivendo l'italia, dove i piccoli partiti tengono sotto scacco intere coalizioni.
Si spianerebbe isomma la strada alla creazione di nuovi soggetti politici raggruppati, di pura vocazione bipartitica.
Si, sono a favore delle modifiche.