E' una idea ke gira da decenni, da quando si è iniziato (anni '7o) a parlare di presunti spreki nella gestione degli aiuti allo sviluppo del Sud con la Cassa (oggi Agenzia) x il Mezzogiorno. La colpa è sempre dei "media", di come sono fatti, anche se negli anni '7o lo skifo nn era quello di oggi lo strumento mediatico mantiene il difetto di portare in uno stesso istante dinanzi a milioni di persone un presunto fatto dandogli una dimensione esagerata, creando un'idea standardizzata e poco reale della cosa. Sebbene negli anni 70 l'informazione fosse meno esasperata e più pluralista, si creò una falsa immagine di un Sud divoratore di risorse forse xkè ingenuamente lo Stato non fece mai nulla per mostrare i risultati. Il settentrinale solo oggi (ed in poche persone) inzia ad andare a vedere il Sud: all'epoca andava a Rimini, se andava in ferie (spesso saliva al paese montano dei bisavoli e basta). Del Sud nn aveva e non ha sostanzialmente oggi un'immagine corretta: quindi non potè e non può (vuole) capire invece l'enorme progresso che quei soldi hanno portato a Sud. Perciò ke un risultato l'hanno ottenuto, certo inferiore allo sforzo profuso, ma c'è stato. Il legaiolo si fa abbindolare da facili menzogneri slogan. L'industria del Nord ebbe nei meridionali una manna di forza lavoro insperata se ci fosse stato uno Stato isolato nel nord: nè sarebbe mai stata giustificata, in quanto essa nacque proprio con l'Unità d'Italia, anzi, questa fu voluta appunto per creare un mercato alla nascente industria settentrionale. Ed in cambio, assorbirne le braccia in eccesso a Sud. Dare lavoro e creare mercato: quanto vendevano a Sud le imprese del Nord quando non c'era mmmerdazza cinese e tutto - dallo spillo al camion - era made in Italy, negli anni 60/70/80? L'operaio terone dava energia all'industria dove lavorava, e quando faceva fare lavori nella sua casa avìta nel Sud, comprava i produtti della sua azienda (dal chiodo al mobile). I milioni di pensionati, sì, erano un "costo", ma grazie a loro Piaggio, Innocenti, Agnièllo (Fiat), quanto hanno venduto nel Sud? L'assistenzialismo creava mercato nel sud, ed il mercato fino al 1987 era un feudo indisturbato dell'industria del Nord. I legaioli mica dicono nulla delle imprese del nord calate a sud nel periodo d'oro della 1^rep.ca, prendendo sovvenzioni per miliardi e poi.... chiudendo ma NON restituendo allo Stato una lira! (cfr: Rubinetterie del Nord, noto "affaire" dell'epoca, e nn solo esse). I papponi di queste imprese erano e sono lombardi, piemontesi, ecc..: come faceva comodo Roma ladrona, vero?. Però, per come narrato in tv, sembrava sempre che il sud fosse solo un pozzo senza fondo. La gente poi capiva come capisce solo il 3% di ciò che sente, focalizzandosi solo su alcuni concetti, e si creò questo modo di pensare.
La Lega ci prospera, su luoghi comuni cattivi, da ignoranti, in mala fede, aizza il peggio dei cittadini del nord per coprire un disegno di sfruttamento, di retrocessione ai tempi del boom come leggi sul lavoro, diritti, benessere del lavoratore.