No, l'aiuto economico a quei comuni sottosviluppati, mal gestiti, alle realtà regionali e locali in difficoltà economica, in quei territori dove l'economia stagna o è in profonda recessione, dove la realtà socioeconomica è assurdamente sotto la media,... a quei comuni l'aiuto sarà sempre dato. Il Federalismo fiscale non è inteso, come temono molti meridionali o oppositori, come un assoluto taglio dei finanziamenti pubblici alle realtà indigenti.
Il fine del Federalismo Fiscale, e in futuro quello Politico, è responsabilizzare i governatori e gli enti locali in una spesa meno "sprecona", più razionale.
Inoltre crollerà il classico effetto scaricabarile tra le varie istituzioni: la Regione diverrà la diretta responsabile delle spese dei dipendenti e dei servizi (dalla scuola alla sanità).
Ed è una cosa giustissima. non vedo perché regioni che hanno un introito bassissimo e sono perennemente in passivo debbano parassitare i soldi di regioni che hanno entrate elevate e sono in attivo. Capisco la solidarietà, ma fino a un certo punto! È uno stato, mica un'agenzia di beneficenza...
L'aiuto in caso di difficoltà è, e deve essere, un obbligo morale ed economico, ma l'assistenzialismo sfrenato e controproducente sulle spalle di chi produce e paga le tasse NON deve esistere.
Quei territori sottosviluppati dovranno iniziare a, come dicono gli inglesi, "roll up their sleeves", e adeguarsi agli standard delle migliori (a casa mia mi hanno sempre insegnato di tendere al meglio, mai al peggio...).
Scusa se ho usato un linguaggio duro, non voglio risultare in alcun modo offensivo, tuttavia è assurdo che in un paese occidentale esistano realtà di questo genere. Io apprezzo quelle persone che decidono di darsi da fare e migliorano la loro situazione e per estensione la situazione del loro territorio, non mi importa che siano del sud o del nord. Se in certe aree il disagio è tale significa che manca questa caratteristica e le tasse non sono pagate.