Paolo R
2010-10-13 04:18:43 UTC
I precari sono più arrabbiati e impauriti di prima di rimanere senza pensione. Sono bastate poche parole per fare esplodere la protesta in rete. Tutto è cominciato quando mercoledì 6 ottobre il Corriere della Sera, nelle pagine dell'economia, in un trafiletto non firmato, ha riportato tra virgolette una "battuta che però nasconde un fondo di verità" del presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua. Il presidente, ospite a un convengno dell'Ania e Consumatori, avrebbe spiegato che sul sito dell'Inps non si può calcolare la pensione dei parasubordinati perché: "se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".
Stupore e rabbia. Sui blog e sui siti il tam-tam di protesta ha impiegato un attimo a prendere forma. Agoravox scrive che "i precari, tenuti all'oscuro o troppo occupati a sopravvivere, difficilmente noteranno la dichiarazione di Mastrapasqua al Corriere della Sera e i media sembrano proprio intenzionati a non rovinare loro la sorpresa. Proprio una bella sorpresa". Contintasca, del circuito Blogosfere, scrive: "l'unico sistema che l'Inps ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile".
Troppo poco per sopravvivere. Sul blog di Beppe Grillo tanti sono i commenti di chi è preoccupato. Un po' dovunque si parla di censura da parte dei media a quanto sta accadendo e del poco che si avrà. Qualcuno fa notare che "il problema non è legato al percepimento della pensione (che non è in discussione) ma all'importo che ne scaturirà, assolutamente insufficiente non dico a vivere, ma anche a sopravvivere". Su Italianimbecilli si scrive che "qui si gioca con i diritti e con la vita dei cittadini che versano il loro sangue per tutta una vita, insieme ai loro contributi". Tante le segnalazioni arrivate anche alla nostra redazione.
Qualche valore stimato. In uno studio realizzato dal Cerp di Torino, i valori stimati di una pensione annuale lorda di un parasubordinato sono sconsolanti. Un uomo, ipotizzando un'età di pensionamento a 65 anni, che inizia a lavorare a 25 anni si ritroverebbe da parasubordinato, con i nuovi coefficienti, con una pensione lorda annua pari a 8.314 euro. Ancora meno per una donna: 5.222 euro lordi annui.
E' probabile che per molti parasubordinati le pensioni saranno ancora più basse. Questi dati, come scrivono le autrici Margherita Borella e Giovanna Segre, "sono stati ottenuti ipotizzando carriere continue, senza considerare quindi la possibilità che il lavoratore sperimenti periodi di inattività; circostanza particolarmente probabile nel caso delle donne".
L' Inps spiega (ma non rivela) la pensione ai precari
L' Inps invierà la prossima settimana circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale, vedere cioè i contributi che risultano versati. Lo ha detto ieri il presidente, Antonio Mastrapasqua, in un convegno di Ania e Consumatori. Lo stesso Mastrapasqua ha confermato che non sarà invece possibile per il lavoratore simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, anche perché, ha aggiunto con una battuta che però nasconde un fondo di verità, «se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale». Col sistema contributivo i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima. Da Il Corriere della Sera
Cari concittadini, per chi non l’ha ancora capito, l’Italia è un paese morto, soffocato da un debito pubblico che è il più alto d’Europa e il terzo al mondo (1.830 miliardi di euro, 30.000 euro a testa), una disoccupazione crescente, lavoratori sempre più precari e sottopagati, un costo della vita ormai troppo elevato rispetto ai nostri stipendi , giovani che sempre più cercano lavoro all’estero, dove esiste veramente la meritocrazia, dove il governo fa qualcosa per aiutare giovani, famiglie e disoccupati.
Qui in Italia si parla solo di elezioni, di processi, del legittimo impedimento, dello scudo fiscale per gli evasori, mai che il governo parli dei problemi nostri di tutti i giorni.
PDL e Lega Nord non state facendo nulla per noi.