Domanda:
Ma in tempi di crisi secondo voi è normale che...?
Kekko Bari
2008-12-21 03:12:33 UTC
nel negozio di Vuitton ieri a Bari c' era la fila di gente ke era talmente tanta ke usciva fuori dal negozio ma la crisi allora dov'è??
Dieci risposte:
Luc
2008-12-22 05:40:47 UTC
Ti sei risposto da solo, negozio di Vuitton = lusso.

Confermo le file alla caritas.

Visto che ci sei dai un occhio agli articoli e vedrai la rateatizzazione, tutto a rate con somma gioia delle banche e delle finanziarie, un bell'esempio di economia, non credi?

che strano..poi crolla il mondo bancario...mah...forse non si riesce a pagare le rate?..chi puo' dirlo?

vado avanti?...o ti basta?
2008-12-21 11:17:51 UTC
Come si dice: la crisi è per molti ma non per tutti....
funny.fox
2008-12-21 13:23:27 UTC
ricorda che il lusso non è mai in crisi. la crisi colpisce il ceto povero e medio non i super ricchi
?
2008-12-21 11:17:19 UTC
Guarda i ristoranti. Se trovi un posto hai vinto una bambolina.
2008-12-21 12:56:53 UTC
la crisi c'è.. ma per gli altri..

non per i ricchi , i furbi, i capobastone,

negli ultimi 5 anni il gap tra riccoe povero in Italia è aumentato di quasi il 20 %...

e gli ultimi dati appena usciti sull'evasione fiscale dicono che negli ultmi mesi 2008 (da aprile ad ora...:) sia aumentata del 30 %...



come dire che chi sta male sta sempre piu' male e chi sta bene sta sempre meglio... e in piu non paga neanche l'ici...



questa crisi epocale nasce oltre che dallo scoppio bolla finanziaria anche e soprattutto dalla disegualianza sociale causata appunto dalla mal redristibuzione del reddito..

e questo fenomeno che ha avuto il vero effetto deflagrante di questa recessione mondiale..



se i governi e le politiche occidentali e anche noi non troviamo la forza di cambiare noi stessi..ripeto a partire dalla politica..e a ruota alla economia, queste crisi saranno sempre piu' cicliche.. ed avranno effetti devastati di carattere politico..

non a caso quello che sta avvenendo in Grecia non è da sottovalutare..

ma soprattutto questo coraggio di cambiare noi stessi devono averlo quelli che sino ad aora hanno votato il conservatorismo, le politiche di destra e guardando a casa nostra a berluscone...



abbiate il coraggio votanti dell'oligarca di cambiare...abbiatelo..

prima che si faccia eleggere da se stesso dittatore dopo aver sentito il discorso di ieri sera sul presidenzialismo..
gio action
2008-12-21 16:30:37 UTC
Concordo con l'analisi di tanti1000giri. Partiamo dalla ricchezza media stimata da bankitalia (vedi link), che risulta essere, nel 2007:

- pro capite: 142.771 euro

- per famiglia: 360.318 euro.



A fronte di ciò, nel 2006

- il 10% delle famiglie più ricche detiene circa il 45% della ricchezza nazionale

- il 50% delle famiglie più povere detiene circa il 10% della ricchezza nazionale.



Questo trend si è mantenuto nel corso degli anni perchè nessun intervento perequativo è stato fatto sul gigantesco spostamento di ricchezza a seguito dell'euro. Il quadro è stato recentemente peggiorato dalla crisi finanziaria e dagli alti costi dell'indebitamento per i beni durevoli.



Ciò premesso, spendono le 100 persone che vedi in fila da Vitton; non spendono le tante altre che non vedi in fila, ma che pure esistono e razionalizzano e limitano i propri acquisti.



In pratica, in base alla distrubuzione attuale della ricchezza, c'è un ceto ricco non toccato dalla crisi, un ceto medio - medio basso a notevole distanza dal primo, eroso nella sua capacità di risparmio e spesa ma che conserva una sia pur ridimensionata propensione al consumo; e poi, via via, una stratificazione di tante situazioni intermedie fino alle estreme povertà, tutte in difficoltà più o meno forte.



Indicatori significativi sono gli incrementi registrati dai beni di lusso (come SUV e auto top level; es. lamborghini aumenta il fatturato del 150%) cui fa da contrappunto una netta flessione dei consumi più popolari o primari (es. auto meno 30%, immobiliare in netta flessione di prezzi e compravendite).



Facendo la misura su me stesso (ceto medio - medio basso), ho visto erodere pesantemente il mio risparmio, sono molto più oculato nei miei acquisti, non vado al ristorante o al cinema, frequento i discount e aspetto di fare la fila davanti all'Upim per comprare, come lo scorso anno, camicie a 7 euro e pantaloni a 12.
2008-12-21 14:44:13 UTC
Questo è appena l'inizio dell'iceberg, verrà, verrà.
Valentain†
2008-12-21 12:28:34 UTC
non mi crederai mai ma io non vedo la crisi da nessuna parte discoteche ristoranti crociere negozi costosi tutti pieni...ma allora dov'è la crisi scusa?cioè io lo so che cè la crisi infatti io non compro più come prima anche se non ho mai speso molti soldi però gli altri nonostante questa crisi continuano a spendere soldi e al telegiornale dicono i politici "non preoccupatevi comprate state tranquilli etc"io davvero non capisco...
Free Will
2008-12-21 12:10:57 UTC
Si chiamano sconti ufficiosi: in realtà non si possono mettere merci in saldo per ora, ma di nascosto gli esercenti abbattono i prezzi per aumentare i consumi e attirare clientela.

Più clientela ha un negozio, più ne viene attirata nel negozio stesso, magari finisce pure per acquistare merce non scontata, convinta di fare un affare.
2008-12-21 18:04:43 UTC
Non credo che la portata della crisi si misuri guardando la fila fuori da Vuitton, o considerando il tutto esaurito negli alberghi e nei ristoranti.

I poveri, specialmente i "nuovi poveri" non sono molto visibili, mentre la ricchezza va sempre esibita.

Penso che molti non siano ancora stati sopraffatti dalla recessione e che il peggio debba ancora arrivare.

In ogni caso, sono aumentate anche le code fuori dalla Caritas.


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