Domanda:
Il governo censura internet con la scusa del diritto d'autore?
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2010-01-14 02:18:57 UTC
C'è un decreto che oltre a tagliare la pubblicità a Sky passandola a mediaset, incarica il Garante di controllare tutti i filmati su youtube e in genere per vedere se violano il diritto d'autore, quindi si mette sotto controllo Internet, continua l'opera del nano liberale per imporre il suo potere e quello del suo impero mediatico.
Nove risposte:
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2010-01-14 08:23:11 UTC
Stai citando il "regalo di Natale" di Berlusconi Silvio a Silvio Berlusconi.

Il decreto in questione taglia il tetto pubblicitario per i canali a pagamento (Premium e Sly), al 20%, considerato che solo Sky ha pubblicità sufficiente (Premium ne ha pochissima, considera che Sky fattura più di tutta Mediaset!!!), il taglio riguarda solo Sky.

secondo punto, poichè sulla base della legge Gasparri Mediaset è fuori legge, cioè ha più canali di quanto siano consentiti, cioè il 20% (e dire che la hanno fatta loro la legge, però adesso con digitale terrestre Mediaset ha triplicato i canali), e si è stabilito che i canali a pagamento e i duplicati (Canale 5 +1 ecc...) non devono essere conteggiati per il tetto della legge Gasperri, quindi Mediaset torna legittima!

Terzo punto, e questo risponde anche a chi sotto discettava impropriamente di diritto d'autore mostrando di averne scarnissima cognizione: i diritti residui dei film e delle fiction trasmessi dai canali TV dopo un certo numero di anni tornano ai produttori (da 3 a 7 anni a seconda dei casi), come stabilito dal Garante a tutela del diritto degli autori dei film e delle fiction.

Adesso questo non accade più, cioè una volta acquisiti dalle TV i diritti NON tornano più ai produttori, con danno per i titolari del diritto d'autore e vantaggio enorme per le emittenti, come Mediaset.

Infine, per le dirette streaming, cioè le dirette trasmesse sul web, occorre l'autorizzazione del governo, precisamente del ministro competente, mentre prima erano libere. Teniamo presente che le dirette streaming sono quelle che hanno permesse i soccorsi in Abruzzo e che hanno aiiutato tanti terremotati, e anche la trasmissione del No B Day è una diretta streaming. Adesso non saranno più possibili.

Il decreto attualmente è all'esame del parlamento per un parere non vincolante.
Scironio
2010-01-14 02:27:27 UTC
secondo me per quanto uno si ci possa mettere di buona volontà E' IMPOSSIBILE TENERE SOTTO CONTROLLO INTERNET!

internet a differenza delle televisioni, è fatta da noi, e oramai non siamo più pecorelle passive, attraverso la rete facciamo passare ogni tipo di notizia, oramai siamo anche in grado si crearci dei server. E cmq se lucignolo, la rai e roba varia chiedono i diritti d'autore a you tube, allora anche noi vogliamo i nostri diritti ogni volta che nei loro sporchi servizi ci riprendono con le telecamere..

voglio vedere se la vecchietta ripresa nel servizio dei cotechini per natale del tg1 era d'accordo a farsi riprendere.

E cmq, a titolo informativo, in svezia il partito della baia pirata ha superato la soglia dello sbarramento ed è andato in europa. Se c'è un partito in italia analogo si facesse sentire che lo voto.
Maximilien R
2010-01-14 06:40:30 UTC
Verrà giorno in cui i diritti d'autore dovranno avere una durata temporale molto limitata come i brevetti e forse anche meno.

I diritti d'autore sono praticamente antidemocratici e contro i diritti dell'uomo e alla fine saranno aboliti, qualsiasi idea originale darà giustamente merito e vanto a chi l'ha avuta e divulgata ma non è giusto che sia motivo di speculazione per qualcuno.



Inoltre la rete non sarà mai messa completamente sotto un controllo di censura che si rivelerebbe comunque controproducente in quanto è il mezzo attraverso il quale il'intera umanità viene i contatto creando ricchezza culturale e materiale tramite informazione pubblicità, scambi commerciali, e tutto a low cost è il mezzo più democratico, adeguato e veloce per l'emancipazione umana!



Il governo è formato da una pletora di marionette al seguito di vecchi babbioni egoisti, arroganti e supponenti che non capiscono un kazzo non capiscono che i loro tempi sono finiti: i protezionismi, i diritti d'autore, gli ordini ecc. voglia o non voglia sono retaggi di un passato che sarà spazzato via dalla storia!
Kill Bill
2010-01-14 04:44:59 UTC
se tu sei un cantante, incidi un disco e dalle vendite guadagni 10 euro a cd (esempio stupido) cosa diresti se solo 1 persona al mondo compra il cd e tutti se lo scambiano via internet?? tanto vale cambiare lavoro



se tu sei uno scrittore di libri e guadagni 20 euro a libro venduto, se solo 1 compra il libro e lo mette in internet e tutti se lo scaricano?

tanto vale cambiare lavoro..





quindi.. un conto è la censura, un conto sono i diritti d'autore
Flavio.C
2010-01-14 02:54:15 UTC
il diritto d' autore in questo caso si scontra con il diritto di chi compra un prodotto e vuole prestarlo gratuitamente agli amici.

fisicamente con un film posso farlo con un file in rete no... perche'? non ha senso.



noi paghiamo le trasmissioni televisive direttamente o indirettamente e quindi delle registrazioni possiamo disporre a piacimento purche' non sia a fini di lucro.
Sitting Duck
2010-01-14 02:50:03 UTC
Non si tratta di controllare internet, si tratta di applicare il diritto di autore già esistente.

Ciò non toglie che per il Garante sarà un lavoro immane, e sono sicuro che si arenerà dopo aver sanzionato i primi cento video visionati.



Non si tratta comunque di scelta politica o ideologica ma di scelta squisitamente economica e rivolta a difendere gli interessi commerciali di emittenti e case di produzione e distribuzione
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2010-01-14 02:23:42 UTC
Allora continuate a dargli il voto. Ciao.
Patrick 44° - whiter than ever
2010-01-14 02:44:19 UTC
Sono perfettamente d'accordo con questa proposta: internet non può essere terra di nessuno, e pazienza se ai ragazzini youtubbari non sta bene.
2010-01-14 02:27:14 UTC
guarda che la legge sui diritti d'autore esiste da moooolto tempo, ed è giustissimo applicarla anche in rete...


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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