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2007-04-23 09:52:23 UTC
Il “miracolo” c’è stato, ma non ne ha beneficiato il paese, bensì le sue aziende, le sue tv, i suoi manager e lui stesso.
La Fininvest aveva quattromila miliardi di debiti e le banche bussavano alle porte dell’azienda per riavere indietro i quattrini.
Lo spettro del fallimento si aggirava per Arcore. Sul fronte giudiziario si era in piena Tangentopoli – erano già iniziate le indagini sul suo gruppo: il fratello Paolo e alcuni manager Fininvest erano finiti nel mirino dalla procura di Milano per una storia di tangenti pagate per realizzare una discarica; sempre a Milano si indagava su una tangente versata all’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo che vedeva coinvolti manager di Fininvest e di Publitalia; mentre i pm di Roma e di Milano si contendevano l’inchiesta sulle frequenze tv in cui, tra gli altri, erano indagati Fedele Confalonieri, Gianni Letta e Adriano Galliani; a Torino, invece, si indagava sulla costruzione del centro commerciale “Le Gru” di Grugliasco e sulla cessione del calciatore Gigi Lentini dal Torino al Milan.
Sono tutte inchieste del 1993, tanto per sgomberare il campo dalla leggenda secondo cui le indagini della magistratura sull’impero berlusconiano sarebbero iniziate dopo la “scesa in campo” del Cavaliere. Berlusconi è stato un punto di forza del vecchio regime politico crollato. Caduto quello, vuole garantirsi da solo i vantaggi che prima gli dava il Caf. (Craxi, Andreotti, Forlani)
Il successo elettorale del 27 marzo 1994 ridà ossigeno al gruppo Fininvest e la successiva quotazione in borsa dell’azienda, con la nascita di Mediaset, risolvono i problemi finanziari del gruppo, ma non quelli giudiziari. E Berlusconi diventa monopolista televisivo assoluto: le tv Fininvest sono sue, quelle Rai le controlla grazie al potere politico.
Cominciano le leggi tese a tutelare i suoi interessi privati e a gettare l’italia nel dissesto sociale ed economico. Ne riassumo solo le più clamorose per non dover scrivere centinaia di pagine….
1 - Il decreto salvaladri
Il 13 luglio 1994, mentre l’Italia è in preda all’euforia per la vittoria sulla Bulgaria che spalanca le porte della finale mondiale alla nazionale di calcio, il governo vara il cosiddetto decreto Biondi, meglio noto come “decreto salvaladri”, che quasi abolisce la custodia cautelare, limitandola ai casi di omicidio e di reati associativi (mafia, terrorismo); per arrestare un tangentista bisogna coglierlo sul fatto, mentre intasca la mazzetta, altrimenti non si può.
Circa 2000 detenuti escono dal carcere!!! e, soprattutto, Paolo Berlusconi, fratello del premier, e diversi manager Fininvest scansano (temporaneamente) le manette. E’ il primo provvedimento legislativo teso a difendere parenti e amici. Che, però, dura solo una settimana. La minaccia di dimissioni in massa dei pm del pool Mani pulite e le massicce proteste degli italiani spingono il Parlamento a non convertire in legge il decreto, che decade.
Nel 2001 la Casa delle libertà batte l’Ulivo (grazie anche all’accordo meno ampio dello schieramento del centro sinistra che con DiPietro e Rifondazione Comunista avrebbe sicuramente vinto)
2 - Abolizione tassa patrimoniale sulle successioni proprietarie.
Lo Stato ha perso miliardi e miliardi quando Berlusconi ha passato l’impero ai figli. Per “bilanciare” la perdita, si consente il riento dei capitali illecitamente esportati all’estero (frutto di evazione fiscale, tangenti, traffico di droga e altre porcherie), in cambio di un obolo quasi simbolico e garantendo l’anonimato a chi se ne avvale.
3 - Depenalizzazione del falso in bilancio
che era stato il grimaldello per scoprire la corruzione dilagante, e molti processi, alcuni dei quali riguardano direttamente Berlusconi e diversi suoi manager, finiscono nel nulla.
Non a caso il ministro Lunardi dice che bisogna convivere con mafia e camorra.
4 - Condoni edilizi e fiscali
Continua l’opera di legalizzazione dell’illegalità mentre si alienano e si svendono i beni dello stato per fare cassa.
5 - Legge sul legittimo sospetto
Vengono fatti due tentativi maldestri per annullare i processi a carico di Previti (Imi-Sir/lodo Mondatori e l’acquisto dallo Stato della Sme). I magistrati hanno trovato prove schiaccianti. Berlusconi prima fa una legge scritta male che quindi non può essere approvata. Allora ci riprova e fa la famosa legge sul legittimo sospetto che consente all’imputato di cambiare città se i giudici non sono di suo gradimento. Si stabilisce con una legge che gli inquisiti diventino inquisitori!!! La cassazione respinge i ricorsi ma nel frattempo i processi si bloccano….
Previti viene condannato a 11 anni di carcere, le prove sono schiaccianti. Arriva una seconda condanna per Previti a 5 anni per il caso Sme. La casa delle libertà incredibilmente gioisce addirittura con una standing ovation in parlamento.